Le Cisterne Romane di Amelia, sono un sito archeologico ipogeo. Si tratta di una grande Cisterna per la captazione e la conservazione dell’acqua piovana costituita da 10 ambienti contigui e comunicanti. L’intero complesso,che fa da sostruzione alla piazza soprastante, è un magnifico esempio di ingegneria idraulica romana, infatti venne realizzata tra la prima metà del I sec. a.C. e la prima metà del I sec. d.C., nel momento in cui l’antico centro umbro di Amelia, divenuto municipio romano, venne dotato di tutti gli elementi urbanistici tipici dell’opera di “romanizzazione”.
Questa creazione fu così efficiente ed utile, con i suoi 4400 metri cubi di capienza, che gli abitanti di Amelia hanno continuato ad usare le cisterne per millenni, fino al secondo dopoguerra, tanto che ancor oggi possiamo incontrare sulla piazza anziani che raccontano di come nella loro vita usarono l’acqua delle cisterne proprio come facevano i Romani più di 2000 anni fa!!
Ad oggi, grazie all’impegno dell’Associazione i Poligonali, le cisterne si possono esplorare interamente e come in un viaggio nel tempo, ci si ritrova all’interno di un perfetto meccanismo idraulico dove si possono ammirare esempi di dell’opus incertum, opus reticolatum; opus caementicium o opus signinum, che costituisce il pavimento interamente originale così come alcune condutture ancora in situ e potenzialmente funzionanti.
Info su giorni ed orari di apertura al pubblico su www.ameliasotterranea.it