L’8 maggio del 1498, venne posata la prima pietra per la costruzione del Santuario dedicato alla Beata Vergine dei Miracoli, per onorare il miracolo operato su tal Pedretto che, una volta guarito, divulgò ovunque la notizia. E, come predisse la Madonna, non mancarono i fondi per la costruzione di un Santuario che è tra i più bei gioielli della nostra Italia. Il disegno è di Vincenzo Seregni e la realizzazione dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo, discepolo del Bramante, progettista della cupola e, con l’architetto Paolo della Porta, della torre campanaria. Il Santuario è famoso per gli splendidi affreschi di Bernardino Luini (1521-1525) – “Storie della Vergine” – e di Gaudenzio Ferrari (1534) – “Il concerto degli angeli.” Le decorazioni sono di Vincenzo Ciniselli.. Fra gli scultori sono da annoverare Andrea da Milano per l’Ultima cena lignea, il Paccetti (che ricostruì la Cappella della Passione su disegno dell’architetto Cagnola) e Pompeo Marchesi (il bassorilievo marmoreo della Pietà). La facciata del Santuario fu disegnata da Pellegrino Tibaldi (1573-1577) e realizzata alla fine del ‘500 da Lelio Buzzi e G. Quadrio.
