Corchia

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Corchia

Berceto

Paesaggi e punti panoramici

Allontanandosi di pochi chilometri da Barceto, si giunge a Corchia, straordinario insediamento che conserva il nucleo medievale, con case in pietra, viottoli lastricati, sottopassi ad arco ed uno xenodochio risalente al XII secolo. Fra i castagni della Val Manubiola, corchia è uno dei momenti medievali della provincia parmense di maggior rilievo in assoluto: l’unità strutturale e stilistica del borgo montano, la forma quadrangolare, la cortina di edifici perimetrali (forse originariamente difensivi), la strada selicata che funge da asse del paese, gli stretti vicoli laterali coperti da volte, i loggiati, i balchi, i portici ed i cortili interni, tutto concorre alla formazione dell’immagine medievale del paesino. La chiesa dedicata al San Martino oggi chiusa al culto, presenta una singolare facciata sormontata dal campanile sostenuto da un arco proteso sulla via. Corchia lega la propria storia moderna alle miniere; esaurita la speranza, coltivata fino dalla metà del XVI secolo con i Farnese, di trovare l’oro nella valle (in realtà pirite), nel 1865 iniziò lo sfruttamento industriale dei giacimenti di rame, che durò fino al 1942: sul fianco del Monte Groppo Maggio, sopra il paese, si aprono ancora i cunicoli delle gallerie. Nella frazione è presente il Museo di Qualità "Casa Corchia", dedicato al pittore Martino Jasoni.

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