Il 21 giugno 1806 Napoleone stesso scriveva al Principe Eugenio Beauharnais, suo figliastro e Vice Re d’Italia : “Figlio mio, vi ho scritto l’anno scorso di far apporre sui campi di battaglia di Rivoli e di Arcole dei piccoli monumenti…” e sarà questa lettera che darà avvio alla costruzione dell’unico obelisco rimasto intatto. I lavori si intrapresero nel settembre 1808 con la lavorazione delle pietre ed i bassorilievi, ma quando il Viceré venne a Verona il 17 giugno 1808, e si portò a cavallo a visitare il Campo d’Arcole, le fondazioni non erano ancora state poste. Il disegno del Monumento, opera del Capitano Gaspare Galliari, fu approvato dal Viceré. Il Ministro della Guerra, Augusto Caffarelli aveva ordinato al Galliari di recarsi sul posto e di sovrintendere i lavori mentre l’incarico di stendere le due iscrizioni venne offerto al poeta Ugo Foscolo. L’inaugurazione del monumento avvenne il 1° novembre 1810 con una cerimonia solenne sull’Argine dell’Alpone a cui partecipò il Vice Prefetto di Lonigo, Gian Pietro Righi che in una Sua relazione scrisse :”a fronte della dirotta pioggia, che fatalmente continuava, pure si mantenne a tutta la funzione”. L’Obelisco di Arcole, che guarda sulla spianata della Zerpa, dove morirono migliaia di uomini, di numerose nazioni europee, appartenenti a due eserciti contendenti, su un terreno che non era il loro, vuole essere memoria di quei morti, ma pure di tutti coloro che da allora, hanno sofferto e soffrono a causa della guerra. Ad Arcole è altresì presente il Museo Napoleonico “Gustavo Alberto Antonelli” nato dall’iniziativa del fondatore, che ha donato la sua collezione su l’epopea napoleonica. Ricavato nell’oratorio dedicato a S. Antonio, situato vicino all’allora esistente asilo infantile, dopo essere stato sottoposto a lavori di ristrutturazione ed allestimento curati dallo stesso Antonelli, venne inaugurato il 27 maggio 1984. Il Museo racconta, attraverso reperti e stampe d’epoca, i momenti principali della vita di Napoleone Bonaparte che diede nuovo corso alla storia. Contiene una ricca raccolta di quadri, stampe, incisioni su rame ed acciaio, litografie ed acque tinte, manifesti e proclami, bollettini della Grande Armata e documenti dell’epoca. Singolare è il simulacro che presenta la salma di Napoleone, in divisa di colonnello Guardia Imperiale, come fu esposta dopo la morte. Tutto il materiale iconografico è esposto in bacheche numerate e commentate nel testo della guida. Il Museo e gestito, sin dal 1999, da un gruppo di volontari denominato “Amici del Museo Napoleonico”.