Il paese di Caltrano è situato a circa 30 Km in direzione nord da Vicenza, all’estremo sud dell’altopiano di Asiago. Il territorio, prevalentemente montano, si sviluppa in tre grandi fasce: la prima a sud con terreno pianeggiante dove sono situate abitazioni e stabilimenti produttivi, la seconda con caratteristiche collinari, dove si possono ancora trovare testimonianze della vita rurale dei nostri padri, e la terza fascia totalmente montana dove sono situate malghe e alpeggi. Il territorio montano del comune di Caltrano è un sito di grande valore paesaggistico, culturale e storico. La zona si estende su un vasto territorio pianeggiante alla quota di 1200 m che va dal monte Paù al confine con Cogollo del Cengio ad ovest fino ai confini con il paese di Calvene ad est e a nord con l’altopiano di Asiago. Attraversando prati, pascoli e boschi di può godere di un suggestivo panorama di tutta la pianura veneta, e nelle giornate di cielo limpido si può intravedere il campanile di S. Marco a Venezia. Il territorio è interamente di proprietà comunale ed è caratterizzato da sali e scendi con ancora conservati reperti bellici come trincee e muretti a secco di delimitazione dei pascoli. Qui si sono svolte alcuni dei capitoli più importanti della Grande Guerra. Si voglia ricordare la spedizione del Maggiore inglese John Prentice Wilkinson, detto “Freccia” che fu paracadutato in malga Carriola con il compito di tenere i contatti tra le formazioni partigiane del Vicentino e i Comandi Alleati. Morì per mano degli austriaci nel 1945 nell’altopiano di Asiago durante un’imboscata. Altro grande protagonista del conflitto mondiale fu il generale Achille Papà, che da qui partì per organizzare la linea di difesa contro gli austriaci nel vicino monte Zovetto a Roana durante la Strafexspedition. Un altro sito che merita di essere ricordato è la “baracca del generale”, posto di comando delle forze italiane situato nel versante est del monte Paù, ai piedi delle rocce del massiccio montano, al riparo da eventuali bombardamenti austriaci. Attualmente resta ben poco di queste importanti vicende, alcuni ruderi e vaghi ricordi non danno la meritata importanza a questi luoghi, teatri di battaglie dei nostri concittadini provenienti da ogni parte d’Italia. Negli anni del dopoguerra la montagna è stata largamente sfruttata come pascolo per il bestiame nei mesi estivi e come fonte di legna da ardere per il riscaldamento. Attualmente la zona gode di una importante attrattiva turistica, in quanto sul territorio sono ancora attive ben 7 malghe che svolgono il loro lavoro nel rispetto della tradizione vicentina, veneta e italiana. Oltre ai prodotti tipici delle malghe come latticini e derivati, da poco tempo ha preso il marchio DE.CO. un prodotto tipico del paese di Caltrano “el Formajo nel Pignato”, antico prodotto formato da formaggio, vino e spezie usato in antichità per conservare il formaggio non adatto alla vendita. Questo scenario offre al turista oltre che a molti percorsi per trekking, biciclette ed equitazione anche percorsi ben raggiungibili con auto per persone con scarsa mobilità. Molto conosciuto ed apprezzato è il percorso denominato “giro delle malghe”, il quale tocca tutte le malghe comunali e dal quale si può ammirare un panorama senza eguali e che in inverno si trasforma in pista da sci di fondo. Un appuntamento che registra un numero sempre maggiore di appassionati è la tipica marcia delle malghe, competizione non competitiva che si svolge ogni prima domenica di Agosto e si snoda attraverso antichi sentieri che toccano le malghe dislocate in tutto il territorio. Un ventaglio di possibilità molto ampio, che va dal paesaggistico, all’enogastronomia e allo storico-culturale, consente alla montagna di Caltrano di presentarsi in prima linea per offrire al turista un’offerta completa.