La Torre, alta più di venti metri, di base pentagonale, con il vertice acuto a nord-est, è perfettamente conservata al netto della parte apicale. Costruita con pezzame di pietra a fitta tessitura muraria talvolta avvicendato con blocchi di maggiori dimensioni, con spigoli perfettamente regolari di pietra scalpellinata, si restringe leggermente verso la vetta per successivi quattro livelli. Mentre sono ben conservate la Torre, la cortina sul lato est e i due torrioni d’angolo, lo stato di rudere della parte restante della Rocca e le alterazioni subite sollecitano diverse letture riguardo l’architettura e l’impianto. Un fortilizio come si presume fosse quello di Catino può giustificarsi solo con la funzione di assolvere un compito militare di grande contenuto strategico. Alla Rocca e tutto concentrato sulla ripida parete rocciosa di sud-ovest della dolina, si aggiunse il borgo il cui impianto urbanistico conserva fedelmente la struttura primitiva a parte le modificazioni edilizie intervenute nel tempo. Nel panorama locale, tali resti sono assolutamente unici per la tipologia fortificatoria dell’impianto, l’accuratezza costruttiva, per l’immagine di potenza che suggeriscono in quel sistema di simboli tipicamente medievale e lo stato di conservazione.