L’Aurum è situato nella Pineta dannunziana di Pescara, in zona semicentrale e a poche decine di metri dal mare. Il fatto di essere circondato dalla pineta e di essere stato troppo a
lungo dismesso lo ha come isolato dalla visita della città, rendendolo un bene culturale invisibile.
Eppure è uno dei migliori esempi di architettura — non solo industriale — del Novecento. Progettato e realizzato da Giovanni Michelucci nel 1940 per le distillerie Aurum, è uno dei maggiori esempi di architettura razionalista in Italia.
Dismesso come fabbrica nel 1970, l’Aurum è stato lungamente abbandonato in uno stato di degrado assoluto, fino alla splendida operazione di consolidamento, messa in sicurezza e ristrutturazione interna in funzione di manifestazioni culturali conclusa nel luglio del 2007: sale per convegni, teatro all’aperto, ampi spazi attrezzati per mostre, doppia foresteria per ospiti. Da allora, però, l’Aurum è stato pochissimo utilizzato, per manifestazioni di secondaria importanza.
Nei progetti dell’Amministrazione Comunale di Pescara, l’Aurum deve diventare invece il cuore pulsante della vita culturale e sociale della città, oltre che del suo bacino di utenza (oltre 400.000 persone, fra le Province di Chieti, Teramo e l’Aquila, per non dire delle centinaia di migliaia di turisti che frequentano la riviera adriatica centrale durante l’estate).
Oltre che essere sede di mostre e convegni sempre più importanti (la consulenza all’immagine della Città è stata di recente affidata a Giordano Bruno Guerri), l’Aurum sarà il centro principale del Festival dannunziano, inaugurato lo scorso anno e che comprende rappresentazioni teatrali, d’opera, di balletto, di cinema e — dall’anno prossimo — anche manifestazioni di carattere economico- culturale (moda, design ecc.).
A questo scopo, e per farne un centro di sempre maggiore attrazione nazionale ed internazionale (Pescara è dotata di un aeroporto, di un importante nodo ferroviario, di due autostrade e dista due ore d’auto da Roma), l’Aurum si doterà di un BookShop, di un bar, un ristorante all’aperto ed al chiuso — sull’a mpio terrazzo.
Nel progetto rientrano inoltre tecnologie di realtà virtuale e di trattamento automatico del linguaggio (totem parlanti) per incrementare l’attività didattica
