Definita una delle opere più rilevanti dell’architettura postconciliare, sorge nel luogo più elevato del parco di Villa Letizia (ex casa di riposo per non vedenti). Progettata negli anni ’60 dall’architetto di fama internazionale Luciano Baldessari è caratterizzata dal suo colore bianco e dalle linee curve della sua struttura. La sua funziona è di primo piano nel settore. La sua funzione è di primo piano nel settore, sia perchè strutture di questo tipo sono molto rare sia perchè le caratteristiche proprie di questo complesso in particolare si pone come un ammirevole esempio di soluzioni architettoniche e tecno-organizzative dimostrando di assolvere nel modo migliore il compito di sostegno e di assistenza voluto dalla famiglia Campari-Migliavacca. Dice Baldessari: "Si tratta di un’opera lontana da ritorni pseudo stilistici e da compiacenze conformistiche mentre esprime l’esito di lunghe e appassionate ricerche. In pieno accordo con la committente si è cercato di vagliare ogni minimo particolare, curandone i reciproci rapporti e quella complementarietà che si conclude nella musicale unità dell’intera composizione urbanistica e ne garantisce l’armonica integrazione nel paesaggio. Mi auguro, anzi so, che coloro i quali – purtroppo – non possono vedere, sapranno intuire la schiettezza di un’opera per essi costruita e ad essi dedicata".