Il Castello "Rufo Ruffo" di Scaletta Zanclea, costruito per volontà di Federico II di introno all’anno 1220, in posizione strategicamente perfetta per controllare lo stretto di Messina e il litorale jonico della Sicilia. La massiccia struttura trapezoidale e la verticalità delle pareti sono alleggerite dalle due bifore superstiti poste sul lato sud dello splendido dongione che sovrasta il sottostante abitato di origine medievale. Luogo ricco di storia, che ha visto susseguirsi le gesta di personaggi di notevole spessore, come Macalda da Scaletta, l’Imperatore Carlo V che vi sostò nel 1535, il Re Vittorio Amedeo nel 1714 in viaggio a cavallo da Palermo a Messina, fu ospite del Principe Antonio Ruffo della Scaletta che fu l’ultimo feudatario di Scaletta. Il castello, ampliato dai suoi possessori nel corso dei secoli, non è stato comunque risparmiato dagli attacchi del tempo e dall’incuria degli uomini e ne reca evidenti segni. Nel 1969 i figli del Principe Rufo Ruffo lo donano al Comune che negli anni successivi, che in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali, avvia un accurato restauro che viene completato con l’inaugurazione del Museo nel 1986. All’interno del castello è stato allestito un museo nel quale sono custoditi documenti cartacei, che riguardano il territorio e le origini storiche dei vari feudatari del castello ed, in particolare, la nobile famiglia Ruffo. Di vivo interesse culturale sono i differenti tipi di medaglie e medaglioni religiosi oltre che una collezione di armi, armature, trofei di caccia ed oggetti marmorei disposti ad arte nei vari ambienti. Una piccola saletta ospita una serie di fotografie dei primi del ‘900 ed alcuni quadri raffiguranti il castello e i suoi personaggi. Il Museo del Castello è aperto ai visitatori tutto l’anno e si può usufruire di una guida che illustra i vari ambienti esterni ed interni con le collezioni in essi contenute.