Pienza, 53 Km a sud-est di Siena, è al centro del Parco Artistico e Naturale della Val d’Orcia. Riconosciuta Città Unesco dall’anno 1996, è considerata dagli storici dell’architettura italiana ed europea un esempio compiuto di urbanistica rinascimentale, la “Città Ideale” di Pio II, che nel tardo XV secolo ordinò che venisse ridisegnata e che il nome originario, Corsignano, venisse trasformato appunto in Pienza. Nato in questa città toscana, Enea Silvio Piccolomini fu un importante umanista, prima di essere eletto Papa nel 1458. Fu in questa cittadina della Toscana che i concetti urbanistici rinascimentali vennero messi in pratica per la prima volta, in seguito alla decisione di Pio II di incaricare Bernardo Rossellino di trasformare l’aspetto del proprio borgo natio. Rossellino applicò i principi del suo maestro, Leon Battista Alberti, filosofo ed architetto umanista, autore del primo trattato sull’architettura del Rinascimento. Il Papa fu anche ispirato dal filosofo tedesco e cardinale Niccolò Cusano e dalla tradizione gotica germanica. Ciò è evidente all’interno della Cattedrale di Pienza, nel tipico stile tardogotico delle chiese della Germania meridionale, mentre l’esterno è in pure forme rinascimentali. Il campanile mescola forme gotiche e rinascimentali. La nuova visione dello spazio urbano si concretizzò nella splendida piazza trapezoidale, nota come Piazza Pio II. La costruzione di importanti nuovi edifici intorno alla piazza iniziò nel 1459, ed incluse la cattedrale, il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Borgia (o Palazzo Episcopale), il Presbiterio, il Municipio ed il Palazzo Ammannati. Pur conservando in buona parte il piano urbanistico medievale, un nuovo asse stradale, Corso Rossellino, fu costruito per collegare le due porte principali delle mura medievali, che furono anche ricostruite nello stesso periodo. Il progetto di Pio II di sviluppare la città come la sua residenza estiva comportò la costruzione o ristrutturazione di circa 40 edifici, pubblici e privati, e contribuì a trasformare il borgo medievale in un esempio del Rinascimento italiano. Fra questi, si contano i nuovi edifici per i cardinali al seguito del papa, oltre a 12 nuove case per il popolo edificate vicino alle mura e alla Porta al Giglio. Come prima applicazione del concetto umanistico rinascimentale di disegno urbanistico, la città occupa una posizione determinante nell’evoluzione del concetto di “città ideale” progettata, che avrebbe svolto un ruolo significativo nello sviluppo urbanistico successivo in Italia e all’estero.
Riconoscimenti
Patrimonio Mondiale UNESCO
Informazioni responsabile
Nel suo territorio si colloca Monticchiello, un esempio ben conservato di architettura medioevale, un castello sopravvissuto alla modernità, antico centro fondato dai Cavalieri Teutonici, divenuto presto una roccaforte della Repubblica senese sul confine della Val d’Orcia. Il paesaggio della Val d’Orcia (link meraviglia italiana-val d’Orcia) è parte delle celebri Crete Senesi, una estensione argillosa che da Siena giunge fino al Monte Amiata. Per il suo pregio paesaggistico la Val d’Orcia è entrata a far parte con i suoi Comuni del UNESCO. Le acque termali in Val d’Orcia costituiscono un’attrattiva di grande tradizione. Basti pensare che a Bagno Vignoni, 12 minuti da Pienza, sulla antica vasca termale posta nel cuore del centro storico del paese di vede ancora il palazzo dei Piccolomini, fatto costruire da Pio II; lui era un grande cultore dei bagni terapeutici in acque termali. Qui si bagnavano abitualmente Lorenzo il Magnifico e Caterina Benincasa, la santa senese. A Bagno Vignoni antiche lapidi ci parlano della presenza risanatrice delle Ninfe. Una è una lapide romana e una di origine cinquecentesca. Bagno Vignoni era noto anche agli Etruschi e si colloca infatti lungo la Via Termale che portava a Roselle e lungo la Via Francigena. Anche le Terme di San Filippo, 20 minuti da Pienza, sono assai celebri. Il suo Fosso Bianco è una realtà naturalistica di grande rilievo ed oggi è molto visitato dagli amanti della natura. Le acque di San Filippo hanno una proprietà terapeutica elevata e sono amate da secoli dai viaggiatori. Qui si fermavano un tempo i prelati che erano diretti a Roma lungo la Francigena e gli stessi cardinali di Pio II amavano immergersi in queste acque, come si legge nei loro epistolari.