L’eccezionale complesso monumentale di Caserta fu realizzato dall’architetto Luigi Vanvitelli per volere di Carlo di Borbone, nella seconda metà del XVIII secolo, al fine di rivaleggiare con Versailles e Madrid. Il sito è composto dal sontuoso Palazzo con il parco, i giardini, una zona boscosa, l’Acquedotto Carolino e il complesso industriale di San Leucio, destinato alla produzione di tessuti in seta. La Reggia è il fulcro dell’intera composizione, impostata su un asse centrale che collega e unifica l’intero complesso. Con i quattro cortili e gli scenografici vestiboli, essa è un esempio di struttura monumentale destinata agli alloggi dei sovrani e al soggiorno dell’intera corte e, al tempo stesso, un centro amministrativo ispirato al modello dell’Escorial in Spagna. Il Parco è l’ultimo dei grandi giardini formali europei ispirato alle creazioni di Versailles e ai modelli cinquecenteschi delle ville romane e toscane. Il Giardino Inglese è uno dei più importanti, antichi e pittoreschi esempi di giardino paesaggistico realizzati in Europa. Fulcro del complesso di San Leucio è l’antico Casino del Belvedere trasformato dal re Ferdinando IV di Borbone in filanda, creando una comunità ideale di lavoratori, a cui sono garantiti case, le scuole, l’assistenza medica e tutti i servizi, simbolo di un modello di società basato sui valori del lavoro e dell’uguaglianza. Eccezionale elemento fisico di connessione è l’Acquedotto Carolino, che costituisce una vera e propria infrastruttura a servizio non solo del palazzo e dei giardini ma anche delle ferriere, dei mulini e delle industrie manifatturiere disposte lungo il percorso.
Riconoscimenti
Patrimonio Mondiale UNESCO
Informazioni responsabile
All’interno della Reggia di Caserta, uno degli snodi principali è rappresentato dal bosco di San Silvestro. Esso si espande per 76 ettari e al suo interno si trovano numerose specie del biotipo mediterraneo, oltre che con una fauna di piante sempreverdi. Dal 1993 è nelle mani del WWF che ne ha assunto la gestione per la sua salvaguardia. In alcune sere d’estate il bosco diviene un tappeto di luci: il giardino delle farfalle si trasforma in un “bosco fatato” pieno di lucciole grazie al quale assisteremo al fenomeno della bioluminescenza. A pochi chilometri dal centro di Caserta, Casertavecchia è un antico borgo medioevale, la cui posizione in altura è la ragione per cui la città prese questo nome: “casa hirtam” infatti vuol dire “villaggio posto in alto”. Dal borgo si può ammirare il panorama che si apre sulla città e nelle belle giornate di sole si possono scorgere anche le isole del Golfo di Napoli. I suoi vicoli caratteristici consentono un’immersione nell’atmosfera del tempo e conducono fino alla Cattedrale di San Michele Arcangelo risalente al 1100.