Le FRACCHIE San Marco in Lamis (Foggia) – PUGLIA Le grandi torce infuocate della Processione del Venerdì Santo, candidate a Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Nella settimana che precede la Pasqua, la Puglia si riempie, forse più di ogni altra regione d’Italia, di riti e processioni che preludono alla resurrezione del Cristo. La terra di Capitanata soprattutto, durante la Settimana Santa propone manifestazioni di alto interesse religioso ed etno-antropologico in diversi centri cittadini. Su tutte spicca la città di San Marco in Lamis, dove da secoli, il venerdì santo, si svolge un rito imponente “la processione della Madonna addolorata e del Cristo morto accompagnata dalle «fracchie»”. Le fracchie sono enormi roghi montati su ruote di ferro, alti anche oltre sei metri e lunghi una decina e più, con un peso intorno ai cento quintali che, a decine, trainati fino alla consunzione da numerosi fracchisti, giovani e adulti di ogni età, seguono la statua della Vergine Maria per illuminare, secondo la credenza, il suo tragitto alla ricerca del figlio morto. La liturgia, organizzata dalla confraternita dei Sette Dolori, i cui adepti maschi e femmine sono vestiti a lutto per l’occasione, va in scena nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo e si conclude in tarda nottata. Quest’anno, dopo un lavoro di quasi un lustro svolto dal Minimuseo e da Nicola M. Spagnoli e Gabriele Tardio, finalmente ne è stata riconosciuta l’importanza ed è stata inserita tra le 10 candidature italiane aspiranti a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco e presentata, nel marzo 2011, alla Commissione internazionale di Parigi. Dalla seconda metà del novecento la processione delle fracchie divenne sempre più, per i suoi attori, una gara di abilità e coraggio consistente nella costruzione della fracchia più grandiosa e più bella e che brucia meglio. Questa magnifica sfilata convoglia, per le emozioni che suscita e per la grandiosità dello spettacolo, ogni anno decine di migliaia di persone. Sempre a San Marco in Lamis, il sabato Santo viene allestita per le vie cittadine la Sacra rappresentazione del Calvario di Cristo con la partecipazione degli abitanti del paese in veste di attori e figuranti. Mentre infine il giorno di Pasqua vi è la festante processione della Madonna coronata con il ricco abito della festa.