Il parco ha 4 porte di accesso: Porta Serviane, Porta Luigi Tonelli, Porta Cascina Uccello e Porta Grugnotorno. Nel 1963 e nel luogo dove oggi si trova il Parco, era stata fondata la “Cava Nord srl”, un’attività estrattiva di sabbia e ghiaia, il cui sfruttamento avrebbe dovuto lasciare il vuoto che sarebbe stato riempito da una discarica di rifiuti solidi urbani. Nel 1975, per contrastare l’idea di usare la Cava come discarica, il suo fondatore Luigi Tonelli, presenta in Comune un progetto di recupero ambientale che prevede la creazione di un parco da destinare all’uso pubblico che si sarebbe sviluppato sulle aree nelle quali veniva esaurita la coltivazione mineraria. L’idea è stata sicuramente innovativa per quei tempi e la convenzione stipulata con l’amministrazione comunale nel 1982 dimostra l’interesse riguardo al progetto anche da parte del soggetto pubblico. Il Parco nasce quindi ufficialmente negli anni ottanta, ed il suo sviluppo proseguito fino ad oggi non si è ancora concluso, in quanto il parco viene ampliato man mano che l’attività mineraria, tutt’oggi in essere, termina lo sfruttamento di ulteriori parti del territorio che confinano con il parco attuale. A tale proposito è opportuno evidenziare, che nella planimetria del parco allegata alla presente audioguida, la parte a destra della linea rossa indicata con la lettera “A”, è ancora occupata dalla Cava e quindi, quanto riportato sulla planimetria, costituisce una previsione di ampliamento del parco oggi esistente. Entrando dalla porta “Serviane” si avrà un’ampia veduta panoramica del parco, sviluppandosi questo a quota ovviamente più bassa rispetto agli ingressi, dal momento che è il risultato dell’estrazione di decine di migliaia di metri cubi di sabbia e ghiaia. L’attrazione più importante del Parco, come dice il suo stesso nome, è ovviamente il Lago. Questo è “attraversato” da una passatoia (punto 7 sulla planimetria), lungo la quale si trova una piazzuola di sosta denominata il “diamante”, caratterizzata da quattro Lecci, alberi tipici della macchia mediterranea, e quindi poco presenti in questa zona. La passatoia divide il lago in due parti con funzioni e “vocazioni” completamente diverse l’una dall’altra. La parte individuata con il numero 1 è stata infatti affidata, tramite convenzione, al consorzio “Lago Nord”, che oltre a gestire un piccolo bar, consente a chiunque di praticare la pesca sportiva di carpe (da rilasciare però dopo averle pescate) oltre a Trote, Lucci ed altre specie che possono invece essere portate a casa. Per poter pescare è però necessario pagare una tariffa oraria al consorzio che ha in gestione il parco. Una suggestiva cascata (punto 3 sulla planimetria), alimenta il lago le cui acque sono derivate artificialmente dal canale Villoresi. La parte del lago 2 è invece caratterizzata da uno sviluppo più spontaneo e selvaggio, in quanto destinata ad ospitare l’avifauna stanziale e migratoria. Tra gli uccelli presenti, vale la pena indicare l’”Airone cenerino”, il “Tarabusino” (che è un piccolo passerotto), è stata inoltre individuata qualche tempo fa, nei pressi del locale barche (punto 8 sulla planimetria) una colonia di una rara specie di mantide denominata “Ameles”. Un canneto posto all’estremità di questa parte di lago (punto 9 sulla planimetria), oltre a rappresentare l’ambiente ideale per queste specie di animali, ne garantisce la riservatezza ed offre loro protezione. Al punto 4 della planimetria si trova un Anfiteratro che è stato ampliato nel 2005 e viene oggi utilizzato soprattutto nella stagione estiva, per realizzare concerti e spettacoli di varia natura. In particolare, dal 2001, nel mese di Luglio, l’amministrazione comunale organizza una manifestazione denominata “Lago Nord Live” consistente in tre diversi concerti aventi un filo conduttore comune e caratterizzati da un costo di ingresso non molto elevato. La collocazione dell’anfiteatro all’interno del parco e la conformazione concava dello stesso parco, determinano un ambiente ideale che esalta le sonorità, rendendo particolarmente attraente qualsiasi spettacolo. Di contro, bisogna ricordare che l’ambiente è ideale anche per le zanzare che impongono agli spettatori di dotarsi, oltre che del biglietto per assistere allo spettacolo, anche di liquidi e spray antizanzare. Per i più piccoli è disponibile un’area giochi (punto 5 sulla planimetria), a dire il vero poco attrezzata e frequentata. Facendo un giro per il parco non possiamo trascurare il “cono del belvedere” (punto 6 sulla planimetria), e la piazzuola sotto la cascata (punto 3 sulla planimetria), dai quali si può ammirare il parco essendo dei punti panoramici senza ostacoli visivi. Da notare infine, che posizionandoci nei pressi della porta “Cascina Uccello” (punto 10 sulla planimetria) oltre ad un’altra veduta panoramica, è possibile scorgere, nelle giornate più terse, le cime delle prealpi Lecchesi, in particolare il Resegone e le Grigne. Tale caratteristica dà il nome al grande prato che si trova all’ingresso della porta Cascina Uccello, chiamato appunto prato Resegone.