Uno dei gioielli architettonici ed artistici più importanti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il Palazzo rinascimentale si ammira nel suo splendore e nell’armonia delle linee architettoniche; ha finestre guelfe e portale bugnato in pietra di travertino, è costruito in laterizio, elemento distintivo delle case nobili del periodo cinquecentesco. Con la sua struttura monumentale s’inserisce nell’agglomerato urbano disposto lungo le curve di livello del versante sud di Montefortino, quasi a sottolinearlo ed esaltarlo. La costruzione risale alla prima metà del 1500 e appartenne alla famiglia di ser Desiderio Leopardi, figlio di ser Gaspare, che ricoprì cariche nello Stato della Chiesa. Nel 1800 il palazzo fu quindi acquistato dalla famiglia Duranti. Oggi il palazzo Leopardi ospita alcune prestigiose raccolte: nel 1° piano è allestito il Museo Faunistico dei Sibillini, il 3° piano ospita il Museo dell’Arte Sacra dove sono raccolte numerose tele, arredi sacri provenienti dalle chiese di Montefortino e in particolare la Madonna del Girone, numerosi capolavori di Simone De Magistris e di Domenico Malpiedi, nonchè una pregevole scultura trecentesca; nel 2° piano, il piano nobile, troviamo la celebre Pinacoteca Fortunato Duranti. Definita "il piccolo Louvre del Parco Nazionale dei Monti Sibillini", la Pinacoteca ospita una raccolta eterogenea che presenta degli aspetti indubbiamente interessanti: innanzitutto è una raccolta che attraversa quattro secoli di storia dell’arte suscitando curiosità ed interesse. La raccolta, che si forma a Roma nel periodo tra il 2811 e il 1836, ci permette di capire che cosa fosse presente, in quel periodo, nel mercato dell’arte della capitale. Il patrimonio del museo è composti da opere pittoriche, disegni, sculture e oggetti di arti applicate. Le opere, di inestimabile valore, coprono un vasto arco temporale che va dal gotico al neoclassico: una croce risalente alla fine del ‘300 di Jacobello Di Bonomo, le Tavole di Pietro Grill detto l’Alemanno, artista austriaco attivo nelle Marche dal 1475, una lunetta di NIcola di Maestro Antonio (attivo dal 1472), una deliziosa tavola di Pier Francesco Fiorentino del 1497, l’opera d’ispirazione botticelliana di Francesco Botticini (1444-1497), le opere di Pietro Vannucci detto il Perugino (1448-1523); quadri e disegni di Fortunato Drutanti; "La Sacra Famiglia" copia di opera di Annibale Caracci (1560-1609), una rara collezione di bozzetti e un olio di Corrado Giaquinto (1703-1756), opere di Cristoforo Unterberher (1732-1798), di Filippo Roose (1655-1705), di Critoforo Munari (1667-1720), di Giovan Paolo Castelli detto "Lo Spadino" (sec. XVII-XVIII), di Francesco Solimena (1657-1747) di Carlo Maratta (1626-1712), di Giulio Vergari di Amendola (notizie dal 1502-1556).