Il Ricetto di Candelo è una fortificazione collettiva popolare sorta tra il Duecento e il Trecento per iniziativa della popolazione locale allo scopo di conservare e difendere i beni più preziosi della comunità: prodotti della terra, soprattutto vino e granaglie. Il Ricetto è un unicum a livello europeo. Il termine latino "receptum" assume nel Medioevo il significato generico di ricovero, asilo, rifugio. Il Ricetto di Candelo, a struttura rettangolare, è protetto da una cinta muraria, con coronamento merlato (spessore circa cm. 80) con quattro torri circolari ai vertici e due torri a base quadra al centro rispettivamente dei lati posteriore a sud (Torre Cortina) e anteriore (Torre Porta), dove si apriva l’unica via di accesso del ponte levatoio. Intorno al perimetro correva il cammino di ronda. Le mura e gli edifici sono costruiti con materiali poveri: ciottoli tondeggianti di fiume, posti a lisca di pesce nella cinta muraria e alternate a mattoni negli edifici. Il reticolo regolare delle strade, dette "rue", pavimentati con ciottoli è caratterizzato da una forte pendenza da sud verso nord, per permettere il deflusso del liquame. Il Ricetto è composto da circa 200 piccole unità abitative (celle). Ogni cella ha due vani: uno a pianterreno utilizzato come magazzino o ricovero animali, e uno al piano superiore, cui si accedeva con una scala mobili a pioli, in caso di assedio. Le piccole unità abitative, non comunicanti tra loro, sono accorpate in nove isolati, ognuno dei quali separato dalla "riana" o rittana: un corridoio molto stretto che serviva da sifone per la circolazione dell’aria, da barriera antincendio e per il deflusso del liquame. I pavimenti erano in terra battuta e i tetti a due pavimenti scoperti con coppi. Singolari alcune balconate in legno (lobbie).