La Rocca Malatestiana rappresenta il fulcro centrale e simbolico del borgo di Verrucchio, che visse in epoca medievale e rinascimentale fasi di grande splendore ed importanza, collegate in particolare alla signoria dei Malatesta ed ai suoi più illustri esponenti (dal capostipite, il "Mastin vecchio" da Verrucchio, fino al condottiero Sigismondo Pandolfo, con il quale la rocca raggiunge le dimensioni maggiori). La fortezza, una delle più rappresentative del territorio romagnolo, conserva ancora gran parte delle sue antiche strutture (datate dall’XI al XVII secolo), che documentano gli aspetti salienti dell’architettura fortilizia e militare dell’epoca. Sono fruibili al pubblico le due torri (tra cui il "mastio" in tutti i suoi ambienti fino alla terrazza panoramica superiore), la Sala Magna, la Corte, il Loggiato (oggi allestito come Lapidario), la cisterna, lo spalto, la torre di guardia, ed anche la Domus Nova, il settore residenziale che documenta un utilizzo non più militare della Rocca, conseguente alla caduta dei Malatesta. Negli ambienti più rappresentativi trovano spazio alcuni allestimenti, per lo più funzionali a ricostruire la loro destinazione originaria (Sala d’Armi, Sala del Banchetto, Sala dei Costumi, la Guardiola), o in riferimento a eventi storici o personaggi collegati alle sorti di questa importante fortezza. Un progetto in corso di realizzazione prevede in particolare l’utilizzo di tecnologie multimediali, che saranno in grado di comunicare in modo ancora più efficace e spettacolare tali contenuti al grande pubblico ed ai gruppi scolastici, che tradizionalemente vengono in visita da varie regioni d’Italia.