L’artigianato cremonese è rinomato per la costruzione e il restauro di violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Gli artigiani frequentano una scuola specializzata, basata su uno stretto rapporto insegnante-studente, prima di fare apprendistato in una bottega, dove continuano a perfezionare la tecnica – è un processo senza fine. Ogni artigiano costruisce da tre a sei strumenti l’anno, plasmando e assemblando a mano più di 70 pezzi di legno intorno ad uno stampo, secondo le diverse risposte acustiche di ogni singolo pezzo. Non esistono due violini identici e ogni parte dello strumento è fatta in uno specifico legno, attentamente selezionato e stagionato naturalmente. Non viene usato nessun materiale semi-industriale o industriale. Questo artigianato richiede un elevato livello di creatività: gli artigiani si impegnano infatti ad adattare regole generali e conoscenze personali ad ogni strumento. I liutai cremonesi sono profondamente convinti che condividere il loro sapere sia fondamentale per la crescita del loro artigianato, come il dialogo con i musicisti è essenziale per comprendere le loro esigenze. La creazione artigianale dei violi è promossa da due associazioni, il “Consorzio Liutai Antonio Stradivari” e l’”Associazione Liutaria Italiana”, che sono considerate fondamentali per l’identità di Cremona e dei suoi cittadini e svolgono un ruolo fondamentale nei rituali, nelle pratiche e negli eventi sociali e culturali.
Riconoscimenti
Patrimonio immateriale UNESCO