Il sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, che si trova nella Sardegna centrale, su un’altura che domina una vasta e fertile pianura, rappresenta il più famoso esempio di complessi difensivi dell’Età del Bronzo caratteristici dell’isola conosciuti come nuraghi. Costruito nel secondo millennio a.C. e occupato fino al III secolo d.C., il nuraghe di Barumini è costituito dalla caratteristica massiccia torre centrale a tronco di cono, originariamente alta più di 18 metri, realizzata con pietre molto grandi disposte a secco in cerchi concentrici sovrapposti che si stringono verso la sommità. La costruzione era destinata ad una singola famiglia ma successivamente, seguendo l’evoluzione politica e sociale dell’isola, la torre fu inglobata in una struttura composta da quattro torri unite da un muro in pietra e con il cortile coperto da un tetto. Nel tempo fu costruita una seconda cinta di mura e il nuraghe divenne un villaggio fortificato, un piccolo insediamento urbano abitato dalle famiglie dei soldati e da artigiani. La civiltà nuragica svolse un ruolo importante nella diffusione della cultura micenea e, in seguito, di quella fenicia anche se alcune sue peculiarità, forse perché estranee alla cultura greca classica, rimangono avvolte dal mistero.
Riconoscimenti
Patrimonio Mondiale UNESCO
Informazioni responsabile
Tra le meraviglie del Medio Campidano, spicca il Parco della Giara (giara di Gesturi), una vasta zona proprio nel cuore della Sardegna, con una estensione di 42 chilometri quadrati e un’altezza di 550 metri sopra il livello del mare. Il nome italiano Giara ed il nome sardo Jara indicano gli altipiani basaltici o alture pianeggianti, spesso ricoperte di lava. Il territorio del Parco della Giara è il luogo dove trovano rifugio i meravigliosi “Cavallini della Giara”, ultimi cavalli selvaggi in Europa e celebri per la loro piccola stazza. Ma oltre a questi splendidi esemplari, la Giara è popolata da tante altre specie animali. Nella Giara trova il suo habitat anche una ricca Flora e i colori della Primavera offrono uno spettacolo unico. Numerosi sono anche gli insediamenti archeologici e nuragici. Il Castello di Sanluri, sito proprio nel centro della cittadina capoluogo del Medio Campidano, venne fondato dai Giudici di Arborea attorno al 1195 ed è quello meglio conservato tra i castelli della Sardegna. Noto anche come Castello dei Conti di Villa Santa dal nome della famiglia che lo acquisì e lo restaurò a cavallo delle due guerre mondiali, è tutt’oggi abitabile. Sono tante le leggende che riguardano il Castello: fra gli arredi è presente anche una scrivania appartenuta a Napoleone Bonaparte. Numerosi sono i musei al suo interno: il Museo del Duca D’Aosta, il museo delle ceroplastiche (400 opere circa comprese fra il XVI e il XIX sec), lo studio del Generale Nino Villa Santa con la sua corrispondenza con Gabriele D’Annunzio, i ricordi legati alla famiglia di Napoleone, le stanze da letto arredate con mobilio del XVII, XVIII e XIX sec, la sala Gondi, la Stanza della caccia e la stanza delle regine. Infine, tra i territori di Guspini e Arbus si trova il compendio minerario di Montevecchio, che contiene diversi monumenti di archeologia industriale mineraria e fa parte del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, inserito nella rete Geo-Parks dell’UNESCO. La miniera, che seguiva il filone minerario piombo-zincifero, iniziò l’attività estrattiva nel 1848 e chiuse i battenti nel 1991. Oggi è possibile visitare i numerosi siti che testimoniano il passato di questo imponente sito, ripercorrendo tutte le strutture estrattive, le officine e i pozzi ma con la possibilità di visitare anche gli edifici restaurati che ospitavano la direzione e che sono molto suggestivi e in stile neorinascimentale.