Il Parco Naturale del Ticino si estende per circa 40 km lungo le sponde piemontesi del Ticino, tra il Lago maggiore e l’ingresso nel territorio lombardo. Occupa una superficie di 6.500 ettari e confina con l’omonimo Parco naturale istituito dalla Regione Lombardia. Insieme al Parco Lombardo del Ticino costituisce una tra le maggiori aree protette d’Italia, caratterizzata dalla presenza costante del fiume. Nel primo tratto il Ticino scorre in una stretta valle che poi si allarga progressivamente tra boschi e meandri, per continuare fino alla pianura. Qui il fiume si ramifica tra ghiaie e isolotti, tra lanche (rami abbandonati del fiume) e vaste anse, che offrono un ambiente ideale per la ricca vegetazione acquatica e per la fauna: germano reale, airone cinerino, gallinella d’acqua, fagiano, tra gli uccelli; scoiattolo, riccio, coniglio selvatico, tra i mammiferi. Diverse le specie di pesci che vivono nelle acque del Ticino. Da alcuni anni è stato avviato un progetto di reintroduzione della lontra. I boschi coprono il 60% dell’area, con tracce dell’originario bosco planiziale e prevalenza di farnia, carpino, olmo. Interessante la presenza di fontanili, risorgive e antichi edifici rurali: tra questi, il Mulino Vecchio di Bellinzago è stato restaurato dal Parco e destinato ad ospitare attività didattiche e mostre; è uno dei tanti mulini ad acqua che sono stati costruiti nella valle del Ticino. La maggior parte del territorio è occupata da boschi ricchi di latifoglie. Questi si estendono dal nord della vallata verso sud, alternandosi alle coltivazioni e ai prati posti nella zona meridionale del parco. I rigogliosi boschi della zona sono composti da diverse piante, tra le quali: olmi, pioppi, robinie, querce, farnie. Nel sottobosco, invece, è possibile trovare noccioli, prugnoli e biancospini. Tra le fioriture erbacee che si sviluppano all’interno dei boschi, lungo i prati e le brughiere, è possibile annoverare: il dente di cane, la scilla, la pervinca e la primula. Le ninfee, i nanuferi e le tife costituiscono invece la tipica vegetazione acquatica dell’area. I principali mammiferi sono rappresentati da: scoiattoli, lepri, conigli e volpi, presenti nelle zone meno umide. alzavole, folaghe, germani reali e nitticore. Nelle zone umide, invece, tra gli anfibi vi è il pelobate fosco, mentre a livello di fauna ittica del fiume si possono trovare trote, lucci e cavedani.
Riconoscimenti
Riserva della Biosfera, UNESCO