Villa d’Este

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Villa d’Este

Tivoli

Siti Culturali

Il complesso di Villa d’Este a Tivoli è uno degli esempi più notevoli e raffinati della cultura rinascimentale. In virtù del suo progetto innovativo e della creatività delle componenti architettoniche del parco (fontane, bacini ornamentali, ecc.), rappresenta un esempio unico di giardino all’italiana del Cinquecento. Villa d’Este, uno dei primi giardini delle meraviglie, servì da modello ed ebbe un’influenza decisiva nello sviluppo dei giardini in Europa. Il complesso, composto dal palazzo e dal giardino, venne realizzata da Pirro Logorio su incarico del cardinale ferrarese Ippolito II d’Este il quale, divenuto nel 1550 governatore della città laziale, desiderava una residenza adeguata al suo nuovo status. Il complesso forma un quadrilatero irregolare e copre un’area di circa 4,5 ettari. La pianta della villa è irregolare poiché l’architetto fu costretto a utilizzare alcune parti del preesistente edificio monastico. Il giardino di Villa d’Este si estende lungo pendii scoscesi che scendono dal palazzo fino a una terrazza pianeggiante alla maniera di un anfiteatro. Ciascuno dei cinque principali assi trasversali del giardino termina in una fontana. Questa sistemazione degli assi e dei moduli fu adottata per nascondere la forma irregolare del giardino, per modificare attraverso un illusione ottica la relazione tra le dimensioni trasversale e longitudinale, e per dare al palazzo una posizione centrale, sebbene esso sia fuori allineamento rispetto al complesso architettonico. Il giardino di fontane costituisce un capolavoro di ingegneria idraulica, sia per quanto riguarda la concezione generale dell’impianto, che per la complessità del sistema di distribuzione e per la realizzazione dei molteplici giochi d’acqua, con l’introduzione dei primi automi idraulici in Italia.
Riconoscimenti
Patrimonio mondiale UNESCO
Informazioni responsabile
Sempre a Tivoli, Villa Adriana fu una residenza imperiale extraurbana a partire dal II secolo. Voluta dall’imperatore Adriano (117-138), oggi rientra nell’area della città metropolitana di Roma Capitale. Realizzata gradualmente nella prima metà del II secolo a pochi chilometri dall’antica Tibur, la struttura appare un ricco complesso di edifici estesi su una vasta area, che doveva coprire circa 120 ettari, in una zona ricca di fonti d’acqua a 17 miglia romane dall’Urbs. La Villa Gregoriana, rinominata dal FAI dopo il restauro Parco Villa Gregoriana, è un’area naturale di grande valore storico e paesaggistico che si trova nella valle detta anticamente «Valle dell’inferno», scavata ai piedi dell’antica acropoli di Tivoli dall’Aniene, nel luogo in cui il fiume entra nella campagna romana. Il sito è noto soprattutto per ospitare la Grande Cascata, e si può considerare un particolarissimo esempio di giardino romantico, per la sua conformazione e per la corrispondenza con il gusto dell’estetica del sublime. A ovest di Tivoli, Roma (link meraviglia italiana-centro storico di Roma) col suo centro storico, anch’esso Patrimonio UNESCO, con le sue opere (edifici civili e religiose, sculture, dipinti) di impareggiabile valore, edificate nell’arco di quasi tre millenni di storia e che oggi sono simbolo della città, è sicuramente un luogo di grande interesse artistico e culturale.

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