Villa Fabri fu costruita dalle fondamenta sul finire del Cinquecento e inaugurata nel 1603 da Girolamo Fabri “per sollievo della sua vecchiaia, a gioia dei posteri e del paese, con ampia vista sulla amena valle spoletana, in vicinanza della Città di Trevi, circondata da ogni parte da grandi alberi e ridente giardino”. Nel 1638 passò per successione ai figli di Girolamo. Nel 1633 fu venduta a Luca Venturini. Nel 1676 fu acquisita dagli Onori-Roncalli di Foligno; nel 1742 dai Carrara di Terni (poi Carrara-Rodiani), dai quali passò, per matrimonio, ai conti della Porta di Roma. Nel 1891 Mons. Giuseppe Giovanni Hais, Vescovo di Hradec Kralove, l’acquistò per il Collegio Boemo in Roma, e l’ampliò con la costruzione dell’ala destra. Dagli anni Quaranta del Novecento fino al 1988 ospitò, nel periodo estivo, il Pontificio Collegio Etiopico. Fu poi venduta a privati e da questi è passata al Comune di Trevi. La Villa presenta nei soffitti delle sale del piano nobile una notevole decorazione ad affresco, ben conservata in tutta la sua vastità, della prima metà del secolo XVII. La decorazione esterna dell’edificio e del luogo di culto è stata realizzata, tra il 1912 e il 1914, dagli artisti B. Cila e Pantaleone Mayor. La decorazione della Cappella dei Boemi costituisce in Italia, dopo la Cripta di Montecassino, il secondo lavoro più importante della scuola di Beuron. La Villa, oggi sede dell’Ufficio Turistico comunale, dell’Associazione Regionale Strada dell’Olio extravergine di Oliva Dop Umbria e della Fondazione Villa Fabri, è utilizzata dall’Ente comunale come straordinario contenitore per iniziative culturali.
Nei dintroni di Villa Fabri,nel centro storico del comune di Trevi, sono presenti il complesso museale di San Francesco (con al suo interno La Pinacoteca, il museo della Civiltà dell’Ulivo ed il Museo della Città e del territorio), Palazzo lucarini Contemporary, il Teatro Clitunno, il Duomo di Sant’Emiliano, la Chiesa della Madonna delle Lagrime, ed il Convento e Chiesa di San Martino.